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Visualizzazione dei post da giugno, 2023

ARISTOTELE: POETICA LOGICA E DIALETTI A

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La poetica era l'arte di rappresentare la realtà in modo verosimile attraverso la parola. La poetica era divisa in tre generi principali: l'epica , la tragedia e la commedia . Lo scopo della poetica era di suscitare emozioni e sentimenti nel pubblico, educandolo a distinguere il bene dal male e a coltivare le virtù.  La logica , invece, era lo strumento per raggiungere la verità attraverso il ragionamento e l'argomentazione , che permettevano di analizzare e valutare i ragionamenti e gli argomenti. Aristotele definì il sillogismo come l'argomentazione composta da tre proposizioni , che permetteva di dedurre una conclusione da due premesse. La dialettica era uno  strumento per esaminare le opinioni degli altri in modo critico e per distinguere tra quelle che erano valide e quelle che non lo erano . Era un metodo di ragionamento che permetteva di analizzare e valutare gli argomenti in modo razionale, al fine di giungere alla verità.

ARISTOTELE: ETICA E POLITICA

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La concezione etica di Aristotele prevedeva che la virtù fosse acquisita attraverso l' educazione e l'imitazione di modelli virtuosi . Inoltre, l'etica aristotelica si basava sulla ragione e sulla prudenza, e le azioni giuste e sbagliate dovevano essere valutate in base alle circostanze specifiche. Aristotele credeva che la virtù consistesse nella ricerca del giusto mezzo tra due estremi, che variava a seconda delle circostanze e delle persone coinvolte. Inoltre, la ricerca del giusto mezzo richiedeva una costante riflessione e un'adeguata risposta alle situazioni concrete, e rappresentava un modo per raggiungere la virtù e vivere una vita felice e soddisfacente. Aristotele credeva che la felicità fosse il risultato di una vita virtuosa e che la virtù fosse il mezzo per raggiungere la felicità. Inoltre, la felicità non poteva essere raggiunta da soli, ma richiedeva relazioni positive con gli altri. La felicità era una condizione stabile e duratura , che non poteva

ARISTOTELE: FISICA DIO E ANIMA

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Aristotele vedeva la fisica come una scienza teoretica che si occupava dello studio della natura e del mondo fisico. Aristotele sosteneva che la fisica doveva basarsi sull' osservazione dei fenomeni naturali e sulla deduzione logica , anziché sulla speculazione filosofica. In questo modo, Aristotele cercava di comprendere le leggi che governano il mondo fisico, studiando le proprietà e i movimenti dei corpi celesti, dei materiali e degli organismi viventi.   La fisica aristotelica si basava sulla distinzione tra la materia e la forma, e sull'idea che ogni corpo fisico avesse una causa finale , ovvero un fine per cui esiste. In questo modo, Aristotele cercava di comprendere la natura del mondo fisico attraverso l'analisi delle sue proprietà e dei suoi principi fondamentali. Secondo Aristotele, ogni cosa ha quattro cause:  la causa materiale , ovvero la materia di cui è fatta una cosa causa formale , ovvero la forma che la cosa assume la causa efficiente, ovvero la gente c

ARISTOTELE

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Aristotele nasce nel 384 a.C. a Stagira, nella penisola Calci   dica, e nel 367, all'età di 17 anni, si trasferisce ad Atene per studiare presso l'Accademia di Platone. Qui ci rimane per vent'anni, fino alla morte di Platone, di cui continuerà a condividere con lealtà le posizioni filosofiche. In seguito si reca in Asia Minore, dove rimane per cinque anni, per poi trasferirsi a Pella, presso la corte macedone, in cui diviene precettore di Alessandro Magno.  Torna ad Atene forte della protezione di Alessandro Magno e, nel 335 a.C., fonda una nuova scuola, il  Liceo  (Peripato). A differenza dell'Accademia platonica, nel Liceo aristotelico gli allievi non erano tenuti a rispettare particolari regole comuni di vita e non avevano un progetto politico da elaborare. L'attività scolastica  era costituita dall'insegnamento e dalla ricerca.   Il progetto filosofico Mentre Platone vedeva una convergenza tra tutti i saperi, ponendo la dialettica al vertice in quanto metod