origine dell’arché




c''è una storia che vedeva un saggio indù ad esporre la sua dottrina dell'universo, raccontando di un elefante che sosteneva il mondo, quando una donna chiese al saggio su cosa poggiasse l'elefante. Quando l'uomo le rispose che l’elefante poggiava su una tartaruga, lei gli domandò su cosa poggiasse la tartaruga, al quale egli rispose che essa poggiava su un ragno che le fungeva da piedistallo. Non sappiamo il fine della storia, ma se la donna avesse continuato a fare domande, forse sarebbe giunta alla domanda quale fosse il fondamento ultimo dell’universo.
  
.

I filosofi cercano di dare una risposta razionale ai fenomeni naturali, infatti chiamati fisici; le principali domande che si pongono per poter formulare una risposta:

  • qual è l'origine dell'universo
  • come si spiega nella terra
  • perchè le cose sono come sono e accade ciò che accade
Le prime forme e propria riflessione filosofica ha origini in Ionia, con Talete, Anassimandro e Anassimene, tre filosofi provenienti da Mileto una città tra le più potenti in tutta la Ionia.

I filosofi di Mileto cercano di spiegare fenomeni atmosferici con cause naturali sovrastand così quelle che finora erano riconducibili al mito. Inoltre, da ricordare è che a loro va il merito di essersi interrogati per prima sui sulle forme della natura e mutevole e sul principio originario di ogni cosa: l’arché, della quali ci sono diversi pensieri a riguardo.

TALETE

Il principio originario secondo lui è l’acqua, poiché ogni essere vivente proviene da essa. Egli crede che in principio ci fosse solo acqua e che seguito arrivarono i corpo celesti e la terra, il mondo piatto galleggiante su una zattera nei mare, l’acqua è un elemento fondamentale e tutte le creature vi faranno ritorno una volta morti. Fa anche l’esempio che l’acqua del fiume, quando si ritira, lascia un terreno fertile.


ANASSIMANDRO

Contemporaneo a Talete, fu il primo a ideare l’arché.

Individuo la sostanza primordiale come un principio indeterminato: apeiron, che significa senza confine; egli crede che il principio di ogni cosa sia indefinito e il modo in cui derivano le cose era un processo di separazione e differenziazione. Tramite la separazione si danno origine a mondi che sono destinate a nascere e a dissolversi. Crede che la separazione sia la fonte di infelicità perché ci lascia un senso di nostalgia perché crea un distacco del tutto originario. 

Spiega cosi il motivo per cui si muore: per risolto come soluzione per tornare all'unità perduta e per espiare la colpa umana della nascita e dello stacco dal tutto originario.

ANASSIMENE

Egli crede che l’arché sia l’aria perché è quella che anima tutto, la quale è anche responsabile di ogni mutamento. la trasformazione è regolata attraverso processi di condensazione e rarefazione. 

Aria rarefatta = fuoco

Aria condensata = vento, nuvole, acqua, terra, pietra

L’universo costituito da questo processo è destinato a dissolversi nel principio originario, per rigenerarsi in esso in un ciclo di vita eterno; vita, morte e rinascita.

Commenti

Post popolari in questo blog

ARISTOTELE: ETICA E POLITICA

Socrate

Platone 3