Platone 3


L'UNIVERSO COME COSMO

Nella vecchiaia Platone torna ad interrogarsi sul bisogno di ordine e di unità, argomenti già trattati. Scrive il Timeo e Leggi.  Tutto l'universo gira attorno ad armonia e ordine, esso è protetti da una grande e intelligente divinità che viene chiamata ''anima del mondo''. 
Platone idealizza che, pur essendo inferiore al mondo delle idee, l'universo è fatto a sua immagine somiglianza. Avviene nuovamente un distacco tra il mondo ideale e quello naturale. Nel Timeo ci viene raccontata la storia dell'origine dell'universo.

L'ORIGINE DELL'UNIVERSO, TIMEO

Viene dichiarato fin da subito che è un mito ad essere raccontato: non è quindi una spiegazione scientifica del mondo fisico, ma una descrizione molto probabile
Inizialmente nel mondo esistevano soltano disordine, caos e una materia priva di vita informe (chora). Questa chora era caratterizzata da un movimento continuo. Questo disordine era causa di contrasto con il mondo delle idee illuminato dal Bene, che tendeva a diffondere la sua luce ordinatrice su ogni cosa. Compare Demiurgo, un ''divino artefice'', una divinità buona, intelligente e priva d'invidia, che decise di sistemare queso disordine per renderlo migliore e vivibile. Demiurgo si ispira al migliore modello possibile, quello delle idee, e in particolare al Bene. Modella questa materia caotica primordiale, paragonata ad un grande pezzo di stoffa; ma la divinità non è creatrice, questo concetto viene introdotto solo con la cristianesimo. Da tutto questo caos e disordine viene fuori un armonioso organismo vivente dotato di un'anima: il cosmo.

Quest'anima viene soprannominata anima del mondo, avvolge l'universo come in un grande abbraccio ed è la dominatrice invisibbile dei corpi e delle cose
Dunque, è in virtù di tale ''perfetta realtà'' dell'anima del mondo che l'universo partecipa, a sua volta, di armonia e intelligenza.

Sia nel Timeo e sia nelle Leggi troviamo una contrapposizione tra l'intelligenza e la necessità. La necessità, per i Greci ananke, racchiude tutto ciò che è dato e non deriva dalla libera scelta, come la fortuna e gli istinti. Invece, l'intelligenza racchiude tutto ciò che proviene dallo spirito, come la scienza e la ragione. Queste due materie riescono a formare il cosmo. L'intelligenza dominava la necessità con il persuaderla a condurre verso l'ottimo e, per mezzo della necessità persuasa dalla intelligenza, da principio fu costituito l'universo.
Ma la ragione ordinatrice non è capace di soggiornare completamente il caos della materia: quando persiste, anche se in misura ridotta, come un fondo indistruttibile che si manifesta nel male, nell'errore e nel disordine nel mondo.

IL TEMPO

Per Platone, il tempo è una rappresentazione del movimento delle cose nel mondo sensibile. Tuttavia, Platone sostiene che il tempo è un'illusione e che la vera realtà si trova al di fuori del mondo sensibile, nel mondo delle idee. Il tempo è quindi un riflesso imperfetto dell'eternità e della stabilità delle idee immutabili. In altre parole, il tempo è una misura della trasformazione e del cambiamento nel mondo sensibile, ma non ha una vera esistenza ontologica.


 

Commenti

Post popolari in questo blog

ARISTOTELE: ETICA E POLITICA

Socrate