democrito

 

LA TEORIA DEGLI ATOMI

Il filosofo Democrito, affrontò lo stesso problema di Empedocle e Anassagora, risolvere il conflitto tra le dottrine del mutamento e quelle della permanenza. Così Democrito forgia una visione materialistica dell'universo, in cui mutamento e permanenza sono tenuti insieme e conciliati.

Secondo Democrito gli elementi fondamentali e originari dell'universo sono gli atomi, particelle minime invisibili di materie di cui tutte le cose sono costituite. Gli atomi sono identici tra loro dal punto di vista qualitativo cioè sono fatti tutti della medesima materia, ma differiscono per quanto riguarda gli aspetti quantitativi, cioè la forma e la posizione.

Mettendosi insieme e disgregandosi essi determinano la nascita e la morte di tutte le cose, e dalla posizione e dall'ordine che assumono nell'aggregato, dipendono la mutevolezza e la diversità dei fenomeni osservabili.

Per capire meglio possiamo ricorrere ad un esempio, le lettere dell'alfabeto che pur restando sempre le stesse, Mutando posizione e abbinandosi diversamente compongono parole differenti, come per esempio: amor Roma ramo mora. Questo può succedere anche alle atomi, il se sono immutabile e distruttibili perciò estranei al divenire, non possono aggregarsi in differenti modi, originando così cose diverse e mutevoli.

Gli atomi secondo Democrito hanno le stesse caratteristiche dell'essere di Parmenide; infatti, sono elementi

·         Semplici

·         Indivisibili

·         ingenerati ed eterni

·         uniformi

·         immutabili

a differenza di Parmenide però, Democrito afferma che gli atomi si aggregano e si separano variamente dando così origine al mutevole spettacolo del mondo visibile.

in questo modo il filosofo riusciva a unire la teoria di Parmenide e di Eraclito, ammettendo un elemento immutabile cioè l'atomo e insieme concependo la molteplicità e il divenire.



VUOTO E MOVIMENTO

Democrito riconosceva che oltre all'essere, cioè l'atomo, c'era l'esistenza del vuoto, ossia del non essere. L'atomo era per lui assolutamente impenetrabile, mentre il vuoto è il nulla assoluto assolutamente penetrabile all'interno del quale gli atomi si muovono si scontrano e si incontrano.

L'affermazione dell'esistenza del vuoto è uno dei punti più originali del pensiero di Democrito, inoltre non giustificava alcun principio divino che possa giustificare il movimento difatti quest'ultimo è affidato al caso, è un moto caotico e vorticoso, come quello del pulviscolo atmosferico che possiamo osservare ad occhio nudo attraverso i raggi del sole che filtrano da una finestra, primo di un fine prestabilito. Bisogna però fare attenzione a non confondere la casualità cioè l'assenza di finalità, con l'assenza di casualità: Democrito sostiene che tutto ciò che accade nell'universo presuppone un sistema rigoroso di cause naturali ed è estremamente necessario.

 

la concezione del mondo di Democrito si presenta come:

§  Meccanicistica perché tutti i fenomeni vengono spiegati mediante processi fisici e quindi meccanici, il movimento dei corpi nello spazio, il loro reciproco urtarsi, aggregarsi e disgregarsi, senza ricorso ad alcun principio esterno alla natura.

§  Deterministica poiché tutto quello che avviene nell'universo è retto da una legge ferrea della necessità, cioè determinato da una causa necessaria senza rivolgersi alla libertà o alle forze di carattere spirituale.

§  materialistica perché non ammette altre realtà se non la materia

§  atea perché esclude ogni forma di potere superiore, e ogni ipotesi di Dio.

L'universo è frutto della combinazione degli atomi che nel loro movimento vorticoso, si aggregano per cause naturali originando così le differenti configurazioni delle cose, e perciò bisogna parlare di una pluralità infinita di mondi, dal momento che gli atomi sono infiniti e infiniti le loro possibilità di combinazione.

CONOSCENZA E METODO

Democrito divide la conoscenza in tre momenti distinti

1.       La conoscenza sensibile : che ci fa cogliere le cose così come appaiono i sensi.

2.       L'elaborazione intellettuale dei dati dell'esperienza.

3.       La formulazione di una legge che spiega i fenomeni in modo razionale.

Inoltre, per il filosofo esistono una coscienza oscura e una genuina: quella oscura è quella che si ferma al livello della conoscenza sensibile, la seconda, quella genuina e quella è in grado di stabilire le qualità oggettive della realtà.

Democrito per giungere a quest’ipotesi, non avendo la possibilità di giungerci per via sperimentale a causa della mancanza degli strumenti, usa la problematica sollevata da Zenone sulla divisibilità dell’infinito della materia. Se le divisibilità si può mettere da un punto di vista teorico cioè matematico, nella realtà non è possibile pensare a dividere all’infinito la materia perché in questo modo si arriverebbe alla non materia, cioè al non essere. Ma dal nulla non può nascere l’essere e pertanto bisogna mettere che vi siano dei costituenti minori della materia non ulteriormente divisibili cioè gli atomi. La sostanza materiale complessiva dell’universo non cambia, una può aumentare ne diminuire: essa è eterna, come eterna al movimento del vuoto degli atomi che la compongono.

Avendo una concezione materialistica dell’universo, il filosofo delinea una storia naturale dell’umanità che dista da ogni interpretazione religiosa. Secondo Democrito all’origine della vita c’è l’acqua, da cui nascono anche gli uomini. In un primo tempo essi vivevano rozzamente, quasi come le belve ma in un secondo tempo, per imparare a difendersi dalle bestie feroci, impararono ad aiutarsi a vicenda e ad unirsi in società, essi presero le tecniche dagli animali come la tessitura del Regno con l’arte di costruire ripari dalla rondine.

Il linguaggio invece ha avuto una natura convenzionale mistica è frutto dell’accordo tra gli uomini sulle parole da usare per disegnare le singole cose. Per finire si può dire che l’esperienza e la pratica, illuminate dalla ragione furono, le grandi maestre degli uomini nelle più elementari necessità materiali così come nello sviluppo della vita politica e culturale.

L’etica di Democrito è strettamente legata alla mentalità razionalistica che domina la sua filosofia e si può definire come una forma di razionalismo morale, in quanto considera la ragione come l’unica guida dell’assistenza. Il bene più alto e la felicità che però non risiede un piacere dei sensi bensì dell’interiorità dell’anima e nel raggiungimento della serenità spirituale. Dove la ragione non sia in grado di godere la vita e sia in bagno di turbamenti passioni paure e insoddisfazioni. Sono uno stile di vita improntato all’equilibrio alla misura può condurre alla felicità.

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