EPICURO: LETTERA SULLA FELICITÀ

 Nella "Lettera a Meneceo" di Epicuro, il filosofo epicureo espone in modo dettagliato i principi fondamentali della sua filosofia. Epicuro afferma che il piacere è il fine ultimo della vita umana, ma non si riferisce a un piacere effimero o superficiale. Per Epicuro, il piacere vero e duraturo si raggiunge attraverso la moderazione, la saggezza e l'eliminazione del dolore. Egli sottolinea l'importanza di evitare le preoccupazioni e le paure, poiché queste possono ostacolare la nostra felicità. Epicuro afferma che la morte non è da temere, in quanto non siamo consapevoli dopo la morte stessa. Inoltre, l'amicizia e la comunità sono considerate essenziali per il benessere e la felicità. Epicuro incoraggia anche la conoscenza dei fenomeni naturali e il rifiuto delle superstizioni, poiché ciò può portare a una vita più serena. In sintesi, la "Lettera a Meneceo" di Epicuro offre un approccio alla vita basato sulla ricerca della felicità attraverso la moderazione, la saggezza e il piacere dei semplici piaceri.

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