TOMMASO CAMPANELLA

 Tommaso Campanella è stato un filosofo, teologo e poeta italiano del XVI e XVII secolo.

  • Campanella è nato il 5 settembre 1568 a Stilo, un piccolo paese nella Calabria, Italia.

  • Ha studiato filosofia e teologia presso l'Università di Napoli, dove è stato influenzato dalle opere di filosofi come Tommaso d'Aquino e Agostino d'Ippona. Nel 1592, Campanella è stato ordinato sacerdote domenicano, ma ha iniziato a diffondere idee considerate eretiche dall'Inquisizione cattolica, portandolo a vari problemi legali. Campanella è noto per il suo lavoro filosofico e politico, tra cui l'opera più celebre, "La città del sole" (Civitas Solis), scritta nel 1602, in cui presenta una visione utopica di una società basata sulla razionalità e l'uguaglianza. A causa delle sue idee considerate eretiche e rivoluzionarie, Campanella fu arrestato nel 1599 e sottoposto a torture. Passò 27 anni in prigione, gran parte dei quali nel Castel Sant'Elmo a Napoli.

    Tommaso Campanella è morto il 21 maggio 1639 a Parigi, all'età di 70 anni.


    Egli ha sviluppato una filosofia che mescolava elementi della fisica di Telesio con influenze dalla magia e dalla metafisica, sostenendo l'animazione universale delle cose e la loro sensibilità, per il filosofo calabrese il fulcro dell'attività conoscitiva: a differenza della ragione, infatti, i sensi non hanno bisogno di prove e garantiscono una conoscenza certa. L'aspetto della sua filosofia che qui ci preme maggiormente sottolineare è la rivalutazione culturale e pedagogica della natura, tipica dell'età umanistico-rinascimentale. Queste concezioni hanno avuto un impatto significativo sulla sua epistemologia, con l'esperienza sensibile che diventa il fulcro della conoscenza, in contrapposizione alla razionalità che richiede prove e dimostrazioni. Lui dichiara di

    aver appreso più cose dall'osservazione di un filo d'erba o di una formica che dai libri.

    Tommaso Campanella, nel suo pensiero filosofico, postula che Dio sia il fondamento ultimo della natura. Secondo lui, Dio crea e governa il mondo attraverso tre principi essenziali dell'essere: la potenza, che rende ogni cosa necessariamente come deve essere; la sapienza, da cui deriva l'armonia che regge il mondo; e l'amore, che guida ogni cosa verso il suo fine supremo. Nel suo celebre lavoro "La città del sole," Campanella sviluppa un'utopia sociale in cui vengono abolite la famiglia, la proprietà privata e la schiavitù. In questa società ideale, il lavoro è considerato nobile, e il potere è affidato a un sommo sacerdote e a tre ministri, ognuno dei quali personifica uno dei principi fondamentali: la potenza, la sapienza e l'amore. Campanella esalta anche le scienze, la tecnica, la magia e l'astrologia nell'ambito di questa utopia, vedendoli come contributi significativi al progresso e al benessere della società. Infine, il filosofo pone una forte enfasi sull'educazione e sulla formazione dei giovani. Egli ritiene che l'osservazione diretta delle cose e l'eliminazione dell'ignoranza siano fondamentali per la realizzazione di una società armoniosa e prospera.

    1. Il compito di educare i fanciulli sopra i tre anni è affidato agli anziani della città;
    2. insegnano loro la scrittura, la lingua (scritta e orale) e i primi rudimenti dei vari mestieri.
    3. Dopo i sette anni nel percorso educativo appare centrale il ruolo della formazione scientifica e dello studio della matematica, vi è anche una educazione sportiva.
    4. Il lavoro manuale nella città del sole è considerato nobile.
    5. Per Campanella i requisiti che deve possedere il Sole: sono la maturità, assennatezza (buon senso/giudizio), erudizione (sapienza/competenza), abilità nelle attività pratiche, creatività e vena artistica.
    6. C'è una severa selezione per diventare "professori" di una determinata scienza (migliori risultati).

    "La città del sole" è stata scritta in un momento in cui Campanella stava affrontando problemi legali a causa delle sue idee considerate eretiche, il che ha influenzato la sua visione utopica di una società basata sulla pace, l'uguaglianza e la razionalità.

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